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Montenegro: dalla baia di Kotor al rafting sul fiume Tara

Spiagge mozzafiato, montagne maestose ed un popolo accogliente: il Montenegro, non a caso, è da considerarsi una chicca del Mediterraneo. Nonostante il successo degli ultimi anni il Paese non ha cambiato la sua indole e gli abitanti hanno mantenuto la cordialità di sempre: sia nelle località balneari che nei paesini di montagna l’accoglienza è sempre calorosa.


La costa montenegrina è una delle più suggestive d’Europa: i monti si tuffano ripidi in mare e città fortificate si aggrappano agli scogli. Chi ama la natura e vuole trascorrere qualche giorno in tranquillità lontano dall’animata vita costiera può rifugiarvi tra le vette del Durmitor, nella foresta primaria di Biogradska Gora o nei tanti villaggi e cittadine montane.


Qui le attività outdoor non mancano: dal trekking al rafting sul fiume Tara. Anche i locali concordano sul fatto che il modo migliore per ammirare la Gola del Tara è dal fiume stesso, il che spiega perché il rafting sia una delle attività più popolari del Paese.

Lungo il percorso si incontrano alcune rapide, ma la discesa è abbastanza tranquilla e scivolando sull’acqua cristallina si attraversa un paesaggio incontaminato. E’ molto importante scegliere un operatore affidabile che fornisca l’attrezzatura necessaria (casco, giubbotto salvagente…) e soprattutto guide esperte.


Si parte da Tivat ed in circa 2.30 si raggiunge Pluzine, una piccola località sul meraviglioso lago del Piva base di partenza per diverse escursioni. Il viaggio è piacevole ed è un’occasione per godere dei diversi ambienti naturali offerti dal Montenegro: dalla meravigliosa baia di Kotor, si attraversa una verde campagna fino a raggiungere la città di Nikšić che da il nome alla birra nazionale.

Da qui si prosegue attraverso splendide vedute su diversi laghi e sul fiume Piva. Una volta arrivati a destinazione si potranno finalmente gustare alcune prelibatezze della cucina locale: piatti a base di carne, pesci d’acqua dolce come ad esempio la carpa e ottimi formaggi, il tutto accompagnato da uno (o più!) bicchieri di rakija e di medovina (idromele).


Se dopo due giorni immersi nella natura incontaminata avrete voglia di un po’ di cultura, potrete chiedere all’autista di fermarsi, sulla via del ritorno, a Perast, sulla Baia di Kotor. Si tratta di un piccolo paesino con poche centinaia di abitanti e la strada principale che si stringe fra il mare e le case di pietra. Qui ci sono antichi palazzi e ben 22 chiese tra cui quella di San Nicola. Qui potrete assaporare un ottimo caffè turco e godere di una vista privilegiata sull’isola Sveti Dorde e sull’isola di Škrpjela.


Seguendo le curve della baia, si arriva a Kotor. Ciò che cattura immediatamente la vista è la muraglia della città che si arrampica sulla vicina montagna di Lovćen. Questo lungo muro viene attraversato da tre porte, la cui principale, la Porta del Mare, offre un accesso diretto alla città, dove si possono ammirare il Palazzo ducale, la Cattedrale di San Trifone, il Museo navale o la Chiesa di San Nicola. Si può visitare la parte alta della muraglia, arrampicandosi per numerosi scalini.


Ne vale la pena: da qui si può godere di un panorama mozzafiato sulla città e sul mare.

Con un itinerario di pochi giorni si può avere un succulento assaggio delle meraviglie che il Montenegro può offrire.

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