Genova: un itinerario "al contrario" nel Centro Storico
- Passapartù | Sogni di Viaggio
- 19 feb 2021
- Tempo di lettura: 9 min
Aggiornamento: 1 mar 2021
Sei un Genovese in cerca di un itinerario diverso dal solito?
Sei un viaggiatore che desidera scoprire angoli nascosti di Genova?
In entrambi i casi sei nel posto giusto!
In questo post ti racconteremo uno dei nostri itinerari alternativi preferiti, perchè ti fa esplorare uno dei quartieri più antichi e caratteristici di Genova evitandoti lo stress del parcheggio.
Perchè girare per ore e ore alla ricerca di un posto dove lasciare la macchina, quando puoi dimenticare i problemi, parcheggiarla a Dinegro e iniziare la passeggiata "al contrario" con noi?
Se non ci conosci siamo Passpartù Sogni di viaggio, organizziamo viaggi, eventi ed esperienze su misura e raccontiamo di Genova e della nostra regione, la Liguria, con #Ligood #Laliguriachecipiace, un progetto di valorizzazione del territorio ligure, ideato da Passpartù e Viaggio che mi passa, alias Gaia, Ilaria e Francesca.
PARTIAMO CON L'ITINERARIO AL CONTRARIO!
Ecco le tappe:
Genova, come alcuni pensano, non finisce in zona Stazione Principe, ma al di là di queste fantomatiche colonne d’Ercole, ci sono ancora diversi quartieri interessanti seppur più periferici. Oggi però ci interessa parlarti del quartiere Dinegro, non tanto per le sue bellezze architettoniche, quanto per la sua sottovalutata centralità e come punto di partenza del nostro percorso a piedi verso il centro città.
PARCHEGGIO
Se arrivi in macchina ti consigliamo di lasciarla nel parcheggio a pagamento della metropolitana. È sempre piuttosto libero e da qui puoi incamminarti a piedi verso il centro città, raggiungedolo con una passeggiata.
(Ci sarebbe anche la metropolitana, ma visto che sei qui per un percorso di urban trekking, facciamo finta che non esista. Ci sarà utile al massimo al ritorno.)
TAPPA 1
Dinegro - Villa del Principe, Palazzo Andrea Doria (alias Palazzo del Principe)
Per orari di apertura e ticket >>> www.doriapamphilj.it/genova/
Il Palazzo del Principe è la più vasta e sontuosa dimora nobiliare della città di Genova e una delle meraviglie del rinascimento, la cui costruzione fu voluta da Andrea Doria, ammiraglio e politico genovese di nobili origini, vissuto nel '500.
Durante la visita guidata si possono esplorare gli appartamenti per scoprirne le storia, le opere d'arte e i segreti custoditi tra le sue sfarzose sale e poi fermarsi per una sosta al sole nei bellissimi giardini, un tempo collegati direttamente al mare.
TAPPA 2 - Sulla rotta delle migrazioni
Commenda di San Giovanni di Prè
Usciti dal Palazzo guardando verso il mare oltre la sopraelevata, ti troverai davanti un edificio in stile liberty: è la stazione marittima di Ponte dei Mille, antica sala passeggeri in attività dalla fine dell'800 e oggi sede delle biglietterie per gli imbarchi delle navi da crociera. Purtroppo è visitabile solo in occasione di eventi o se devi salire a bordo di una nave.
Tieni il mare sulla destra, attraversa la piazza e prosegui in via Gramsci, l'antica Carrettiera Carlo Alberto. Questo breve tratto è diventato oramai da anni una piccola China Town. Prosegui fino a Piazza della Commenda, dove riconoscerai l'edificio di cui vogliamo parlarti: la Commenda di San Giovanni di Prè, un edificio romanico su tre piani con la facciata adorna di colonne in pietra locale e un campanile a base quadrata ornato da tre ordini di trifore.

Un tempo la commenda assolveva la duplice funzione di Stazione Marittina sulle rotte della Terrasanta e di Ospedale per i pellegrini, i malati e gli indigenti della città.
Ed è proprio la sua antica funzione che ha ispirato le istituzioni ad approvare nel 2021, il progetto per la riconversione dell'edificio nel Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana, un nuovo polo culturale che Genova merita per il ruolo strategico che ha ricoperto, grazie al suo porto, nella storia dell'emigrazione italiana e che speriamo vivamente possa fungere da volano per la rivitalizzazione culturale del quartiere, insieme al Galata Museo del Mare.
E ce ne sarà da raccontare nel museo perchè "Dovve i Zeneixi vàn, 'n'atra Zena fan" diceva, secondo la tradizione, l'Anonimo Genovese.
Vi terremo aggiornati sull'apertura perchè non vediamo l'ora di visitarlo.
TAPPA 3
Via Prè: multiculturalità e il primo caffè del mattino
Via Prè è un crogiolo di umanità variegata che si aggira operosa in una delle zone più antiche della città. Qui un tempo crescevano orti e verdi prati all'esterno delle mura della città, e il nome del sestiere ancora lo ricorda, infatti Pre deriva dalla parola genovese "proei" che significa per l'appunto "prati". E sempre qui il via vai di persone non si è mai fermato dall'alba dei tempi.
Nonostante la sua nomea di zona degradata, merita una visita durante il giorno, per fare un passo indietro nel tempo e vedere come erano i vicoli della Genova città portuale di mare e marinai.

Se hai già voglia di un buon caffè e di un dolcino, all’imbocco di via Pre, svolta subito a sinistra in Salita San Giovanni e percorrila fino all’imbocco di Via Balbi su Piazza Acquaverde. Sotto al palazzo dell'ex Hotel Colombia, oggi sede di una delle biblioteche universitarie, troverete Cafehin, un ambiente informale e rilassato dove fermarsi per una pausa golosa.

Ritorna poi indietro su via Pre, dove proseguendo avrai l’impressione di trovarti in un suq, tra profumi di spezie, tajine, negozi di parrucchieri e call center.
Molte delle botteghe storiche oramai non ci sono più, ma via Prè mantiene quell'aria multiculturale, rumososa e colorata che caratterizza le vie ad un passo dal porto.
TAPPA 4
Piazza dei Truogoli di Santa Brigida
Prosegui su via Pre, poi imbocca sulla sinistra Vico dei Vivaldi.
Dopo qualche metro di oscurità si aprirà di fronte a te, una delle piazze più belle del centro storico: Piazza dei Truogoli di Santa Brigida, sede di uno dei più antichi lavatoi comuni della città, costruiti nel lontano 1636 per volere della Famiglia Balbi. Questa struttura, perfettamente conservata e da poco restaurata, è una delle poche sopravvissute all'avvento della modernità e delle lavatrici.
Alza gli occhi quando sarai in piazza e nel mentre fai un giro su te stess3. Sarai immers3 nell'architettura popolare ligure, tra altissime case colorate, strette strette fra loro, piene di finestre per raccogliere ogni raggio di sole e di fili di panni stesi ad asciugare sulle corde, come vuole la tradizione. Non ti sembrerà nemmeno di essere in una città da quasi 600.000 abitanti.
Se ancora non hai preso il caffè, ti consigliamo una breve sosta da “Librìdo” un book cafè molto intimo, dall'atmosfera bohemien.
TAPPA 5
Via Balbi e Palazzo Reale
Risalendo la scalinata in cima alla piazza dei Truogoli, dopo aver fotografato le bellissime case dipinte con i classici colori liguri, piene di finestre con persiane verdi aperte, qualcuna chiusa, i panni stessi, le biciclette appoggiate ai muri e i fiori, vi ritroverete nella scenografica via Balbi.
Una delle arterie nobiliari della città antica, ricca di sontuosi palazzi, oggi sede di alcune facoltà dell’ateneo UNIGE.
La tua attenzione ricadrà su PALAZZO REALE un sontuoso edificio del1600, costruito dalla Famiglia Balbi, diventato poi "Reale" quando fu acquistato dai Savoia nel1824.
Troverai qui in mostra arredi, opere d'arte, sculture, dipinti, affreschi e stucchi di pregievole fattura e una delle più luminose sale dei musei genovesi: la Galleria degli Specchi, fastosa, barocca e scenografica.
Tra gli oltre cento dipinti esposti nelle sale si trovano opere dei migliori artisti genovesi del Seicento insieme a capolavori di Anton Van Dyck, Tintoretto, Guercino, Luca Giordano, Ferdinand Voet e dei Bassano.
Ti consigliamo di non perdere la vista dalle terrazze del palazzo e di visitare i giardini.
TAPPA 6
Botteghe Storiche

Dopo la visita a palazzo Reale percorri in discesa via Balbi fino a Vico del Roso e segui le indicazioni per l’Hotel Bologna. Ti addentrerai di nuovo nei vicoli del sestiere di Prè, incontrando dapprima Piazza Superiore del Roso e poi Piazza Inferiore, un angolo della Genova antica, sconosciuto ai più. Non ti sembrerà nemmeno di essere a Genova. I rumori del traffico scompariranno per dare spazio solo al vociare, alla musica che fuoriesce dalle finestre e al profumo che proviene dalle cucine affacciate sulla piazza.
Bisogna poi farsi piccoli piccoli e per infilarsi nel cupo e strettissimo Vico del Pozzo, che ti riporterà dopo pochi metri in Via Pre, a quel punto gira a destra, incontrerai alcune botteghe storiche sempre affollatissime: la pescheria dei fratelli Pizzasegale, l'antico negozio di Salumi e formaggi, il negozietto Quella voglia di non so che, il fruttivendolo Buon Sapore e l'atelier del Ceramista Paolo D'Angeli
Accanto alla pescheria, se fosse aperta, non scordarti di sbirciare gli interni della chiesetta di San Sisto, la chiesa dei Re, chiamata così perchè ricostruita grazie alle donazioni della famiglia reale e di altri privati benefattori. Famosa tra i marinai, che qui si recavano per ringraziare al ritorno da ogni viaggio in mare.
TAPPA 6
Finalmente si mangia!

E' tempo di godersi il meritato pranzo. Il nostro consiglio è la Trattoria dell’Acciughetta cucina tradizionale rivisitata in un ambiente caldo e curato. In estate è anche possibile pranzare all’esterno nella caratteristica piazzetta di Sant'Elena.
Oppure se vuoi provare la cucina etnica fermati dalla Taqueria Mamacita's, un micro angolo di Messico in città. Custodi del buon cibo e presidio della zona da oltre 10 anni.
TAPPA 7
Galata Museo del Mare
Attraversa la strada di fronte alla Trattoria dell’Acciughetta per passeggiare lungo la Darsena, antica zona della città vocata alla costruzione delle galee, oggi sede di un piccolo porticciolo di pescatori dove al mattino presto è possibile acquistare pesce a miglio zero.
Non potrai non notare l’edificio in vetro che domina la zona, è il Galata Museo del Mare, uno dei fiori all’occhiello della rete Musei di Genova.
"Un mare di storie e di navi, dalle galee ai sommergibili, dai velieri ai transatlantici"
così recita il loro sito e noi di storie di mare siamo innamorati, tanto da eleggere questo museo come il nostro preferito in città.
Dal restauro dell'edificio più antico della Darsena, un tempo Arsenale della Repubblica di Genova dove venivano costruite le armate e varate le galee, è nato nel 2004 il nostro Museo del Mare (che pare essere anche il più grande del Mediterraneo).
Le sale museali sono ricche, dettagliate e interattive. Qui troverai raccontata la storia dei grandi navigatori ed esploratori genovesi, potrai provare il brivido di un'avventura tra le onde di burrasca e salire a bordo di una galea genovese del '600 a dimensione reale.
Di questi tempi, visto che non si sa mai di colore siamo, al Museo si sono attrezzati con visite virtuali della Sala Clerici "Navigare nell'arte", Sala "Atlanti e Globi" e Sala "degli Armatori". Provatele qui https://my.matterport.com/show/?m=T6noMRSN45B&sr=-1.62,-1.54&ss=130
Ma la visita non si esaurisce nel palazzo di vetro perchè all'esterno del museo è ormeggiato il
Sottomarino italiano S518 Nazario Sauro, che potrai visitare per provare la vita dei sommergibilisti, sempre se non soffrite di claustrofobia.
La terrazza del 518 Cocktail&Restaurant accessibile dall'ascensore accanto all'ingresso del Museo, è un bel posto dove godersi un'aperitivo trendy all'aperto.
TAPPA 7
Porto Antico e la golden hour
Si sta facendo l’ora del tramonto e in città, uno dei posti migliori per goderlo è il Porto Antico.
Proseguite lungo la passeggiata che costeggia la Darsena, superate il Galeone dei pirati Neptune, costruito nel 1986 per il film "Pirati" di Roman Polanski.
Goditi poi il panorama che da sul porto e sulla lanterna, da quella che non tutti sanno essere chiamata "Calata Salumi", prosegui sulla passeggiata "Calata Rotonda" e poi raggiungete Ponte Spinola, sede del famoso Acquario di Genova (di cui vi parleremo nei prossimi itinerari).
Consiglio: prima di proseguire nell'itinerario, fai un passo da Panino Marino a Sottoripa, ne uscirai felice con un paio di birre artigianali in una mano e un conetto di pesce fritto nell’altra, pront3 a godervi la conclusione dell'itinerario.
Riattraversa la Piazza Caricamento e costeggia l’Acquario continuando la tua passeggiata lungo Ponte Spinola per raggiungere Via al mare Fabrizio De Andrè.
Alla vostra sinistra ti faranno compagnia da lontano le barche attraccate a riposo, la biosfera, il quartiere del Molo, Porta Siberia, i magazzini del Cotone e il profilo della città che viene illuminato dai raggi del sole al tramonto. (Ti parleremo presto anche di questo ;))
Passeggiando fino in fondo al molo ti ritroverai in un luogo unico, che forse puoi trovare solo a Genova, stiamo parlando dell'Isola delle Chiatte, un sistema di piattaforme galleggianti, che formano una penisola artificiale in mezzo al Porto Antico, dove potrai fermarti per godere del sole che tramonta dietro alla nostra Lanterna, leggendo un libro, osservando i movimenti delle navi in porto o scattando foto della città perfettamente illuminata.
Ti lasciamo qui a goderti la tua meritata golden hour genovese con lo spiro salino tra i capelli.
Quando vorrai tornare, potrai ripercorrere a ritroso il percorso lungo la Darsena, tenendoti sempre il mare sulla tua sinistra. Sarai di nuovo alla tua macchina in 15 minuti, oppure se sei stanc3, prendi la metro da Darsena (direzione Brin) e scendi a Dinegro.

INFO
Il nostro itinerario è di circa 2/3 ore, visite ai musei escluse.
Se invece avrai la fortuna di trovare i musei aperti, allora considera un'intera giornata, ma ovviamente potrai rimodulare l'itinerario per adattarlo alle tue esigenze.
Verifica sempre gli orari di apertura dei musei al momento della tua visita e tieni in considerazione le regole anti Covid imposte dal decreto in vigore.
Se hai bisogno di consigli scrivi a partiamo@passpartuviaggi.it oppure contattaci sulle nostre pagine Instagram e Facebook
E mi raccomando, siamo curiorse di sapere cosa ne pensi, scatta tante foto e condividile utilizzando i nostri hashtag #ligood e #laliguriachecipiace
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