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Festival di Sanremo: ricordi dal 1999

Ma voi vi ricordate i Festival di Sanremo di tanti anni fa? Quello degli anni '90 intendo. Quelli vissuti dai ragazzini della generazione Y.


Non parlo di quello che succedeva all’interno dell’Ariston, devo ammettere che non sono mai stata una vera fan, parlo di tutto quello che succedeva fuori dalle mura del Teatro Ariston, in quello che oggi chiameremmo FUORI FESTIVAL, perché va di moda.


Parlo della bolgia che si creava in Vasca, la famosa via Matteotti, via del passeggio Sanremasca, sempre vitale e affollata tutto l’anno, che diventava un muro di gente durante i giorni del Festival. Curiosi, appassionati, turisti, locali, giovani, meno giovani, famiglie, studenti, pensionati, ci trovavamo tutti lì di fronte all’Ariston per celebrare l’evento dell’anno nel Ponente Ligure.



Piazza Borea D’Olmo e Piazza Colombo erano invase di truck e stand delle principali radio italiane, tra dirette, ospiti famosi, feste e lanci di gadget, musica dal vivo e allegria.


C'’erano gli ospiti stranieri quelli che arrivavano su minivan neri con i vetri oscurati, che si infilavano svelti nei cancelli dell’ingresso secondario di Via Roma, salutavano i fan ed entravano tra i meandri del teatro. Nel 1999 il Festival ha ospitato così solo per citarne alcuni: i R.E.M., Ricky Martin, Alanis Morissette, Mariah Carey, Skunk Anansie, i Blur, Lenny Kravitz e molti altri nomi famosi. (Ecco i Blur Video ❤)

Fan urlanti in trepidante attesa dei loro idoli che affollavano Via Roma, paralizzando il traffico cittadino, già grossa gatta da pelare quotidiana per gli uomini e le donne in uniforme.

C’erano i ragazzini come me, quelli che con l’autorizzazione dei genitori (ma alle volte anche senza... 😅Ciao Mamma che stai leggendo!) erano “giustificati” almeno un giorno in settimana a saltare la scuola, prendere il treno o la corriera, se come me non eri già a Sanremo, fare colazione al bar (ora è una prassi, ma una volta se eri ragazzino, non è che facessi colazione al bar tutte le mattine ecco…) e iniziare a fare vasche per il centro di Sanremo alla ricerca di cantanti e personaggi famosi, di gadget delle radio da sfoggiare fieri a scuola il giorno dopo.


Era una giornata bella davvero, che aspettavamo tutto l'anno. Tenersi per mano con le amiche tra la folla per non perdersi, mettersi in punta di piedi per vedere qualcosa e poi farsi issare sulle spalle di qualche amico alto e forzuto per vedere finalmente con i tuoi occhi quello che succedeva (sono alta ora 1.60… figurati in 1° superiore come potevo essere: la versione pocket di un nano da giardino)


Poi c’era la musica, quella trasmessa dai truck delle radio, quella che echeggiava ovunque negli altoparlanti, nei negozi, nei bar.

C'era il "toto festival", tutti si chiedevano "chi vincerà quest'anno?"


Ci sono stati anni in cui c’era anche la musica che piaceva a noi pivelli, perché francamente diciamolo dai, non è che sul palco dell’Ariston ci sia mai stato tanto divertimento tra le canzoni in gara. Di tanti Festival visti, ricordo solo due canzoni che mi hanno colpito al primo ascolto: “Luce” di Elisa e “Chiamami ancora amore” di Roberto Vecchioni, ma questa in tempi più recenti.

Ma il mio giudizio non fa testo. Non sono un'esperta, quindi parliamo di puro gusto musicale personale.


Piccola divagazione, poi torno al fuori festival.

Vi sfido a dirmi dove eravate quando avete sentito per la prima volta “La solitudine” di Laura Pausini (1993)? e “Laura non c’è” di Nek (1997)? (O meglio in questo secondo caso, la prima volta che avete visto inquadrati gli occhi blu di Nek 😍).

Sono certa che ve lo ricordiate esattamente, perché per noi pivelline degli anni ’90 sono stati due momenti musicali indimenticabili. Allego contributo fotografico ⬇️



Ma torniamo al "Fuori Festival" e al 1999, anno in cui si è svolta un'edizione di Sanremo Rock epica. Sanremo Rock&Trend è un festival parallelo a quello tradizionale, dedicato alla scena rock (indie, alternative, pop rock, hard rock, ecc), che quell'anno si teneva di giorno al Palafiori di Corso Garibaldi e vedeva in scaletta artisti che mandavano in visibilio noi ragazzini: Litfiba, Negrita, Timoria, Gemelli DiVersi, Sottotono, Articolo 31 e le immense Carmen Consoli e Gianna Nannini più molti molti altri. Una bolgia di gente per un concerto continuo che durava tutto il giorno. Erano saliti sul palco pure i Cartoons, ve li ricordate? Everybody sing a song doooo daaaaah 😂


A fare da corollario alla musica poi c'erano i "personaggi" e in quegli anni erano in voga i comici de "Il sabato del Villaggio" di Mai Dire Gol. Un Dream Team composto da: Maurizio Crozza, Ugo Dighero, Fabio De Luigi, Claudio Bisio, Gioele Dix, Paolo Hendel. Io rido ancora solo a pensarci e figuratevi ai tempi a vederli dal vivo. Vi lascio questo link per rimembrare "Mai Dire Gol - Linea Verde Liguria"



Noi ragazzine correvamo di qua e di là, raccogliendo volantini e drizzando le orecchie per carpire le soffiate (Ovviamente ai tempi di cellulari nemmeno l'ombra, almeno per quanto mi riguarda).

“Ho sentito tizio, che ha detto a Caio, che sua mamma lavora alla Standa, che alle 15:00 ci sarà una diretta con i Gemelli DiVersi”.

Corri alla Standa (ndr La Standa era proprio accanto all'Ariston, e l'ingresso e le vetrine su via Matteotti venivano spesso utilizzate da qualche radio per allestire la propria postazione).


E poi ancora:

“Vieni, Vieni che c’è Lenny Kravitz in Piazza Colombo che fa autografi!”

Poi arrivavi di corsa e trovavi sempre il Mago Otelma, ma va beh…


“Mi ha detto Fabiana, che le ha detto Serena, che gli ha detto Luca che alle 16:00 i 5ive si affacceranno dalle finestre della galleria del libro”.

Corri di nuovo in vasca...

E così via tutto il giorno. Ma quanto era bello?


Ecco, sui 5ive vorrei aprire una parentesi. Ve li ricordate? Allego foto sotto. Erano una Boy Band di bellocci, ai tempi abbastanza famosi tra le pagine e i poster di “Cioè”, gli organizzatori del Festival lo sapevano e li avevano invitati per un’ospitata.

Ragazzine in visibilio! Io e Fabiana, sempre per mano e con la nostra borsa Onyx a tracolla eravamo lì, sotto le finestre dell’Ariston, insieme ad altre mille mila ragazzine urlanti, con tanto di Kodak usa e getta per fare una sacco di foto ai nostri idoli.

Li abbiamo visti eh, 7 secondi netti, piccoli come puntini dalle finestre del 3° piano, ma di prove non ce ne sono. Immaginatevi la delusione quando abbiamo sviluppato il rullino… ragazzine illuse, ora tutto questo non potrebbe mai succedere.



Gli anni nel frattempo sono passati e ho avuto anche la fortuna di lavorare all'Ariston durante il Festival, vedere il "dietro le quinte" dell'evento Sanremese dell'anno.


Quest'anno è andata così, dobbiamo solo augurarci di poter rivedere nel 2022 una Sanremo affollata e festante, con un "Fuori Festival" ricco di artisti ed emozioni come quello che ho avuto la gioia di vivere nel1999.


Magari organizzeremo qualcosa di bello con Passpartù Sogni di Viaggio... Chissà...

🤞🏼


Ciao

Gaia



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