9 cose #Liguria - Fare un tuffo nel torrente dalle acque di “menta” (7/9)
- Passapartù | Sogni di Viaggio
- 31 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 10 ago 2020
Per gli amanti del mare è difficile pensare che il bagno si possa fare anche altrove e che esistano luoghi naturali dove tuffarsi, diversi e lontani da quella immensa distesa di acqua blu.
Stiamo parlando dei #laghi #montani di origine antichissima, molto comuni nelle zone alpine e presenti, non troppo a sorpresa, anche nella Liguria di Ponente.
Incastonati tra le rocce del Parco delle Alpi Liguri si trovano infatti specchi d'acqua brillante e verdissima che incantano da anni i locali, ma anche avventurosi escursionisti provenienti da tutto il mondo.
Stiamo parlando dei meravigliosi Laghetti di Rocchetta Nervina, un sistema di canyon e pozze naturali create dal Rio Sgorea, il torrente dalle acque di “menta”.

Avventurandosi per il sentiero che parte alle spalle del piccolo borgo di Rocchetta Nervina, si arriverà presto ai primi laghetti. La tentazione di fermarvi sarà tanta, ma vi consigliamo di proseguire, perchè ne varrà la pena.
Continuando a salire tra la boscaglia si inizieranno a intravvedere bagliori di verde tra le foglie, che vi spingeranno a continuare il cammino in salita tra la vegetazione rigogliosa, per trovare la vostra roccia preferita e fermarvi per una pausa relax al sole, sotto lo sguardo attento delle libellule.

Salendo ancora lungo il sentiero, vi consigliamo di fare una tappa al laghetto con la cascata, un’incantevole pozza limpida e freddissima, dove è possibile fare il bagno nell’acqua resa frizzante dal movimento della cascata e per i più coraggiosi tuffarsi dalla sommità del muraglione.
Percorrendo il #canyon, tra rocce, muschi e felci arriverete fino all’antico Ponte Cin, un ponte medievale a schiena d'asino in pietra, che un tempo collegava il sentiero alle Case Cin, borgo oggi disabitato.
Dal laghetto sottostante un tempo partiva il percorso canyoning che portava fino al paese attraverso la forra del torrente. Questa pratica è oggi vietata per via della pericolosità del tracciato.

A questo punto sarete finalmente arrivati alle pendici del Monte Abelio, formazione rocciosa che porta lo stesso nome del Dio Celtico del Sole. Qui sono stati ritrovati reperti di epoca pre-romana, che testimoniano una frequentazione continuativa della zona fin dai tempi più remoti.
Ricordatevi che trattandosi di una forra il sole va via presto, anche d’estate, pertanto vi consigliamo di arrivare di prima mattina per godervi con calma la vostra escursione ed evitare anche il possibile affollamento in alta stagione.
Prima di rientrare a casa non dimenticate di fare una bella passeggiata tra i vicoli di #RocchettaNervina, un piccolo Borgo Medievale dove le case di pietra appoggiano le fondamenta nel letto del torrente e appaiono a prima vista come una cinta muraria protettiva.

#Passpartù vi raccomanda di seguire le direttive impartite dal decreto legge in vigore al momento della vostra escursione e, se richiesto, di indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale, anche per le attività all’aria aperta.
Per maggiori informazioni riguardo la viabilità e l'accessibilità del sentiero potete contattare il Comune di Rocchetta Nervina o visitare il loro sito web https://www.rocchettanervina.com/
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Torneremo a viaggiare liberamente e sarà bellissimo!
Buona escursione!
Photo Credits: Passapartù Sogni di Viaggio @Passpartuviaggi
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